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Viaggi,  Malesia

Cosa fare a George Town e dove mangiare

Se la Malesia ci aveva già fatto innamorare attraverso i grattacieli di Kuala Lumpur e l’imponenza di Taman Negara, è la volta di raccontare cosa fare a George Town, la città controversa e capitale dello stato di Penang.

Non appena qualsiasi malese la sente nominare, ci tiene a sottolineare quanto sia una città da foodie e quanto tutto a George Town ruoti attorno allo street food. Una città ora vivace e cosmopolita, ora decadente e trascurata, che riesce continuamente a catalizzare l’attenzione grazie alla bellezza dei suoi edifici coloniali.

George Town è la città in cui a China Town ci si imbatte in templi hindu e a Little India ci si scontra con una moschea, è la città controversa in cui accanto a palazzi storici si percepiscono evidenti segni di trascuratezza, è la città del profumo di street food che ti si appiccica addosso e fa venire l’acquolina, quella in cui le caffetterie hanno prezzi occidentali, quella che ti attrae e ti respinge allo stesso tempo.

COSA FARE A GEORGE TOWN:

*CACCIA ALLA STREET ART
Una forma d’arte in continua espansione a George Town, che invade e colora non solo le vie della città ma anche l’interno di alcuni negozi! Nata da un trend lanciato dal governo per raccontare le tradizioni locali, è decollata fino a diventare un vero e proprio metodo di condivisione per usi e costumi della città. La particolarità della street art di George Town è che con l’andare degli anni, iniziò a includere oggetti di uso comune come biciclette, assi di legno e pezzi di ferro.

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Street art – ©Mordi&Fuggi

*VISITARE LE SEDI DEI CLAN: KHOO KONGSI
Gli immigrati cinesi arrivati a George Town, per rendere saldo il senso di comunità e agevolare l’ingresso in società per i nuovi arrivati, iniziarono ad aggregarsi in associazioni simili a clan. Tra i diversi gruppi nacquero delle vere e proprie sfide che vedevano trionfare i clan con la sede più bella, sedi che oggi sono visitabili in tutto il loro splendore. Io ho visitato la splendida sede del clan dei Khoo. Dopo aver acquistato il biglietto all’ingresso è possibile girare in autonomia all’interno tra guardiani celesti, statue e nomi dei membri del clan sulle pareti.

*BLUE MANSION
Edificio storico che non può passare inosservato tra le vie decadenti della città, la Blue Mansion è una dimora privata (oggi anche hotel) la cui visita guidata, condotta nientemeno che dalla proprietaria, è realmente imperdibile. Un percorso di poco più di un’ora attraverso secoli di storia, reperti, politica e arte… Che hanno visto comunque trionfare la Blue Mansionaste sopra tutto.

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Blue Mansion – ©Mordi&Fuggi

*PINANG MANSION
Oltre alla dimora blu, a George Town ne esiste una altrettanto famosa, ‘La dimora verde‘ che deve il suo soprannome al colore verde menta che la fa brillare tra le casette basse della città.
Diversamente dalla Blue Mansion, si visita in maniera autonoma e porta alla scoperta della casa del più ricco perankan (cinese immigrato) dell’epoca, attraverso stanze occupate da antiquariato e decorazioni sfarzose.

*HIN BUS DEPOT
Appena fuori dal centro della città, ma raggiungibile comunque a piedi, si trova questo ampio spazio ricavato da un vecchio deposito, chiamato Hin Bus Depot. Oggi rappresenta uno spazio dalle diverse anime, tutte collegate al mondo dell’arte. Eventi, street art, gallerie d’arte, atelier e caffetterie; tutto raccolto in un unico luogo.

*FOOD MUSEUM
Goliardico ma interessantissimo museo scoperto per caso nel centro di George Town! Una vera e propria immersione nella gastronomia malese e tutte le sue sfaccettature. Al Food Museum infatti si entra in contatto con tutte le culture che hanno connotato negli anni la cucina malese, che le hanno dato forma e l’hanno plasmata fino a renderla ciò che è oggi. Mi è piaciuta la duplice realtà del museo, quella che accompagna alla scoperta di ingredienti e piatti tradizionali (con tanto di consigli mangerecci in città), e quella formativa, che tratta sostenibilità, rapporto con il cibo e spreco.

*CHEW JETTY
Antico molo di uno dei clan della città, oggi è un insieme di palafitte in legno – piuttosto turistico – davvero ben conservato rispetto agli altri. Il mio consiglio è di fare qui una rapida passeggiata solamente se avete già visto e scoperto le altre voci che vi consiglio nell’articolo; il fatto che sia diventato un luogo turistico non lo rende particolarmente di appeal rispetto alle infinite possibilità che offre George Town.

DOVE MANGIARE A GEORGE TOWN:

George Town è inequivocabilmente una delle città gastronomicamente più vive e affascinanti mai viste. Per questo, dopo avervi raccontato cosa fare a George Town, è impensabile non raccontarvi anche dove mangiare!

*MERCATI
Come sempre – mi verrebbe da dire – sono loro l’ombelico della reale cucina locale. Quei luoghi che magari non ispirano immediatamente, ma sono sinonimo di autenticità, bontà e di viaggio attraverso la cucina. Quelli che vi consiglio, sono:

  • Cecil Street Market
  • New Lane
  • Chulia Street

Inutile raccomandarvi food truck, ne sarete comunque entusiasti!

*TEOCHEW CHENDUL
In questo caso il consiglio è non solo per un locale, ma per una pietanza specifica, il chendul o cendol. Da Teochew secondo i malesi si trova il miglior chendul di sempre, motivo per cui dovreste mettervi in coda senza fare domande… A meno che non parliate malese, dato che nessuno qui parla inglese. Il chendul è un dolce a base di latte di cocco, gula melaka (zucchero di palma), gelatina di riso e in questo caso fagioli Azuki rossi. Ma non solo il chendul è meritevole da Teochew!

Il consiglio infatti è prendere posto e assaggiare più piatti, ma tenete bene a mente che alcuni, fritti e spiedini, sono da ordinare direttamente dal foodtruck esterno, mentre per i piatti caldi più elaborati verrà preso l’ordine al tavolo.

*TAI TONG
Ristorante cinese specializzato in dim sum che semplicemente non dovreste perdere. Anche in questo caso si tratta di un locale lontano dalle rotte turistiche dove l’inglese è appena accennato, saranno i piatti a parlare. Il metodo in cui viene presa la comanda è un po’ confuso, ma non fatevi scoraggiare! Dim sum e bao vengono ordinati direttamente al banco, dove vi verrà lasciato un foglietto con segnati i vostri ordini e che vi servirà per il pagamento. Al tavolo invece vengono prese le comande da un altro foglietto su cui dovrete segnare voi i piatti desiderati.

*RESTORAN KAPITAN
Una delle etnie che maggiormente ha attecchito su suolo malese è sicuramente quella indiana, motivo per cui vi consiglio di provare questo ristorante indiano, a patto che… Non abbiate il minimo problema con i cibi piccanti, ma piccanti per davvero. Personalmente ho scelto di non allontanarmi troppo dalla mia comfort zone assaggiando pollo tandoori e pollo tikka masala, buoni e davvero molto piccanti.

*YIN SOURDOUGH BAKERY
Un locale dove ritrovare le colazioni occidentali, fra torte, frullati, yogurt e altri lievitati. Tra le numerose caffetterie a George Town Yin Sourdough è sicuramente la mia preferita. Durante l’intero viaggio ho potuto constatare quanto i costi per una colazione all’occidentale fossero più alti, ça va sans dire, rispetto agli altri pasti; ciononostante da Yin ho ritrovato il miglior rapporto qualità prezzo considerando che per ogni prodotto non vengono impiegati additivi e conservanti.

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Yin Sourdough Bakery – ©Mordi&Fuggi

*MUGSHOT CAFÈ
In zona più centrale rispetto alla precedente e di conseguenza dai prezzi leggermente superiori, questa caffetteria offre una vastissima scelta di lievitati dolci e salati a cui si uniscono piccole bowl e numerosi tipi di caffè.

DOVE DORMIRE A GEORGE TOWN:

*SWEET CHILI
Per alloggiare a George Town ho scelto Sweet Chili, un piccolo albergo che consiglio genuinamente. Ho apprezzato in particolare il silenzio della struttura nonostante fosse vicinissima al centro della città e la semplicità delle camere, arredate secondo lo stile locale. Un aspetto che potreste voler tenere in considerazione è la richiesta della struttura di entrare nelle camere scalzi e lasciare le calzature nella scarpiera nella hall!

Questa è la mia piccola guida con i consigli su cosa fare a George Town, se ne avete altri scrivetemeli qui sotto, sarò felice di leggerli!

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