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Cosa vedere a Bangkok, la città degli angeli

Una delle tappe imperdibili durante un viaggio in Thailandia è sicuramente la capitale, Bangkok.

È conosciuta come la “Città degli angeli“, ma sulla veridicità di questa affermazione sono ancora titubante, non ho trovato nulla che mi faccia venire in mente serafini e aggettivi angelici.

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Bangkok
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Bangkok

Credo che sia un dato di fatto, o la ami o la odi. Devi chiederti se ami il caos, il traffico, i suoi odori, i grattacieli alti, i tuk tuk che sfrecciano per le strade e la modernità che affronta sfacciatamente la storia e tradizione.

La capitale è immensa e per visitare i luoghi di interesse principali vi basteranno tre giorni, se intendete invece esplorarne i dintorni vi suggerisco di aggiungerne un paio per non trasformare una vacanza in un tour de force.
Io a Bangkok ho passato cinque giorni, sicuramente troppi per il mio livello di sopportazione del caos, ciononostante mi sono serviti per non correre da una parte all’altra della città senza nemmeno avere il tempo di alzare gli occhi al cielo o concedermi una pausa.

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Bangkok – Wat Traimit

Come per Chiang Rai, ho deciso di affidarmi a TripGuru per scoprire i templi principali, in maniera da visitare più luoghi in una sola giornata e avere transfer e ingressi inclusi… Anche perché considerando il periodo natalizio non intendevo fare code in biglietteria!

Nota Bene: Il consiglio che vi do prima di raccontarvi cosa vedere a Bangkok, è di valutare bene la zona in cui alloggerete. La condizione imprescindibile è avere una fermata della metropolitana o dello SkyTrain nelle immediate vicinanze; ora potrete scegliere la zona in base alle vostre esigenze. Due esempi di dove ho alloggiato io? Khaosan Road e Sukhumvit, due zone di Bangkok completamente diverse tra loro. La prima è il centro nevralgico della città, nido dei backpacker, vive di ostelli e guesthouse; la seconda è la nuova Bangkok, quella dei centri commerciali immensi e dei grattacieli, quella in continua evoluzione.

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Bangkok

Ma ecco cosa vedere a Bangkok! Le prime cinque posizioni sono occupate da attrazioni che ho visto insieme a TripGuru, le altre le ho scoperte in totale autonomia.

PALAZZO REALE

L’attrazione simbolo della città, che al suo interno ospita “solo” la statua più venerata di tutta la Thailandia: il Buddha di Smeraldo.
L’intera area ospita templi ed edifici minori, ma tutta l’attenzione si focalizza sulla piccola statuetta in giadeite alta 60cm che secondo la tradizione venne creata dagli dei in India e vide la luce a Chiang Mai nel XV secolo, quando un fulmine squarciò un antico chedi (= edificio con la funzione di reliquiario).

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Palazzo Reale
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Palazzo Reale
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Palazzo Reale

WAT PO

Il Tempio del Buddha sdraiato si trova nelle immediate vicinanze del Palazzo Reale. La statua è custodita all’interno di un imponente Viharn che ogni giorno permette a centinaia di persone di meravigliarsi davanti a una statua lunga 46m e alta 15m, ricoperta d’oro. La meraviglia non si ferma al Buddha, l’intero tempio è un elogio alla tradizione thailandese con le sue decorazioni e i murales mozzafiato.

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Wat Po
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Wat Po

WAT TRAIMIT

Conosciuto anche con il nome di Tempio del Buddha d’oro, ospita al suo interno una statua di 5 tonnellate e mezzo in oro massiccio.
Così lucido da potersi specchiare sulla sua superficie e circondato dalle donazioni dei fedeli, è sicuramente uno dei templi più graziosi ed eleganti che abbia visto. Ogni elemento è perfettamente equilibrato rispetto al contesto in cui è inserito, le forme sinuose, le campanelle che suonano.

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Wat Traimit
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Wat Traimit

Dopo aver scoperto la sua storia, se possibile ne sono ancora più affascinata. La statua infatti, durante un assedio alla città di Bangkok venne ricoperta di stucco per evitare che diventasse oggetto di saccheggiamento da parte dei predoni (pratica spesso utilizzata per nascondere i beni preziosi). Tale stratagemma si rivelò talmente funzionale da nascondere la natura della statua per quasi 200 anni, finché durante un cambio di tempio cadde e si scheggiò rivelando il luccicante oro massiccio.

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Wat Traimit

WAT ARUN

È noto anche con il nome di Tempio dell’alba e per raggiungerlo è necessario attraversare il fiume Chao Phraya a bordo di una delle grosse barche che si muovono in continuazione in lungo e in largo. Esteticamente molto diverso dagli altri, permette ai visitatori di aggirarsi tra cinque torri decorate, di cui una spicca fra tutte per la sua imponenza e la sua altezza… Quasi 82 metri!

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Wat Arun
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Wat Arun
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Wat Arun

MERCATO DEI FIORI

Nel cuore di Chinatown si trova il mercato più piacevole di tutti, quello dei fiori. È un trionfo di colori, di profumi piacevoli, di composizioni bellissime che una volta terminate verranno offerte al Buddha.
Qui è possibile vedere come i fiori vengono trattati e utilizzati per comporre corone e decorazioni. All’interno del mercato trova spazio anche un angolo dedicato alla verdura, che sfila sui banconi colorata e profumata!

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Mercato dei fiori
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Mercato dei fiori

CASA DI JIM THOMPSON

Visitare la casa dell’uomo che ha risollevato l’economia dell’industria tessile thailandese è una delle cose che non potete non fare! Soprattutto perché la casa in questione è una meravigliosa costruzione di più edifici realizzati interamente in legno teak proveniente via fiume dalla città di Ayutthaya. La visita dura circa 35 minuti ed è organizzata in piccoli gruppi da 10 persone ognuno dei quali ha a proprio capo una preparatissima guida.

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Casa di Jim Thompson

Jim Thompson era un americano arrivato a Bangkok per combattere durante la guerra per l’indipendenza della Thailandia, solamente che terminata la guerra si innamorò così tanto di questo paese da volerci vivere. Così unì alla passione per la Thailandia quella per la tessitura della seta, industria che ormai viveva una forte crisi e che lui risollevò rendendola potente come la conosciamo noi oggi. In questo modo si guadagnò la fiducia e il rispetto della popolazione che ancora oggi si interroga sulla sua scomparsa. Pare infatti che durante un viaggio in Malesia, Jim scomparve nella giungla, senza fare più ritorno.

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Casa di Jim Thompson

CHINATOWN

È sempre incredibile notare quanto la comunità cinese sia sempre la più sviluppata in ognuno dei paesi che visito, e quella di Bangkok mozza il fiato. Un fermento unico, vicoli pieni di gente, di cibi mai visti, di profumi, vetrine. Una tappa è assolutamente obbligatoria, street food incluso!

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Chinatown
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Chinatown
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Chinatown

CHATUCHAK

Con più di 15.000 bancarelle è uno dei mercati più grandi al mondo, a solo un’ora di bus da Bangkok. In questo mercato del weekend troverete veramente DI TUTTO. Artigianato, cibo, prodotti per la casa, abbigliamento… Basti pensare che il mercato sia diviso in zone per rendere più facile orientarsi! Per questo, non dimenticate di prendere la mappa all’ingresso.

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Chatuchak Market
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Chatuchak Market

KHAOSAN ROAD

La strada dei backpackers, costellata di ostelli, guesthouse e bancarelle di street food una dopo l’altra. Questo è il centro nevralgico di Bangkok, il cuore, il punto che non dorme mai. Per alcuni giorni ho alloggiato nei pressi di questa via, vicinissima alle attrazioni principali. Anche se non siete amanti del caos e della movida, una serata a Khaosan Road è d’obbligo… E anche un assaggio al suo street food, tra pad thai a 30 baht (circa 1€) e pancake thailandesi.

MERCATO GALLEGGIANTE E MERCATO DELLA FERROVIA

Questi due mercati vengono spesso visitati in un’unica escursione, come ho fatto io, nonostante non siano vicinissimi né tra loro, né al centro di Bangkok. Il mercato della ferrovia viene letteralmente attraversato da un treno più volte al giorno, lo spettacolo consiste nel ritirarsi di tutte le bancarelle al suono della campana. E guai a chi si muove! Per pochi centimetri il treno non sfiora il naso dei passanti che restano attoniti ai suoi lati. Il mercato in sé non è così grande o vario, ma sicuramente è molto particolare e originale.

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Maeklong Railway Market

…Non posso dire la stessa cosa del mercato galleggiante che ho visitato, quello di Damnoen Saduak. L’ho trovato estremamente turistico e sopravvalutato. Immagino fosse bello anni fa, quando ancora conservava la tradizione ed era frequentato da locali. Oggi purtroppo trovo sia una trappola per turisti dai prezzi europei e un caos che lo rende invivibile. Senza considerare la quantità di animali esotici tenuti in gabbia solamente per compiacere i turisti e fargli scattare foto da portare a casa.

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Damnoen Saduak
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Damnoen Saduak

PARCO DI LUMPHINI

Lo avrete sicuramente capito: non amo il caos. E dopo pochi giorni quello di Bangkok mi stava stretto, per questo il Parco Lumphini per me è stato un toccasana. Prima area verde pubblica della città, vi farà dimenticare nel tempo di una passeggiata smog, rumori e traffico.
…Ah, non stupitevi se vedete grossi varani camminare accanto a voi o salire sugli alberi, ma tenete gli occhi aperti!

SIAM PARAGON

Di solito fuggo dai centri commerciali in viaggio. Ma al Siam Paragon sono capitata per caso alla ricerca di un cambio valuta. La verità è che non si tratta di un semplice centro commerciale, basti pensare che gli stessi thai con i suoi 500.000mq lo definiscono “Proud of Bangkok” ( = Orgoglio di Bangkok). Elegante, prestigioso, immenso. Mai pensavo che l’avrei detto, ma io ci tornerei!

Questo è ciò che sono riuscita a vedere in 5 giorni a Bangkok, avrei potuto fare di più, ad esempio concedermi una gita ad Ayutthaya, ma non volevo far diventare un bel viaggio una maratona, una corsa al “voglio vedere tutto in poco tempo”. E considerando la fatica che ho fatto per adattarmi a Bangkok, meglio così!

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Bangkok

Ci tornerei? Vorrei dire di no, ma sono consapevole di aver lasciato così tante cose in sospeso, che temo di essere costretta a farlo! 🙂

E cosa mangiare a Bangkok? Ci sto lavorando!

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